lunedì 13 gennaio 2014

QUEL PANE DEL SAPERE TROPPO DURO NELLA PIANA...LETTERA APERTA AL MINISTRO CARROZZA


        (di Bruno Demasi )

Gentile Sig.ra Ministro dell’ Istruzione, Università e Ricerca,



   ho appreso attraverso il web che Lei domani sarà in Calabria, proprio qui, nella nostra provincia o, per essere più precisi, solo nel capoluogo di provincia, per benedire due eccellenze nostrane: la laurea honoris causa al prof. Salvatore Settis, nella facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea, e la visita al liceo scientifico “Da Vinci” di Reggio, con annessa presentazione di un libro di Lella Golfo.

   Sono, beninteso, due eccellenze che ci riempiono di giusto e sacrosanto orgoglio così come ci inorgoglisce anche la pregiata presenza di un ministro dell’istruzione, per giunta cattolicissimo,  in questo territorio, la cui eccellenza in termini culturali oltre che climatici e paesaggistici, volendo potrebbe annoverare più che illustri antecedenti in quella Magna Graecia di cui probabilmente in molti, specialmente certi politici, si sono forse  dimenticati...

   E tuttavia c’è un  neo, un quid fastidioso che in questa occasione ci turba, anzi ci opprime.

  
    No, nessun timore, signora ministra, non mi riferisco assolutamente all’antipatico ed esacrabile qui pro quo  da Lei vissuto col Suo collega Saccomanni a causa del quale il personale della scuola stava rischiando di restituire alle casse dello Stato (si dice ancora così?) quei pochi spiccioli sudatissimi che da anni erano stati messi in congelatore e “sbloccati” tardivamente nel 2013. Sono cose che capitano nel mondo della Scuola...

    E non mi riferisco nemmeno lontanamente ( lungi da me sia pure l’idea) a possibili forme di protesta in cui Ella potrebbe incorrere venendo in questa terra baciata da Dio, ma esecrata dagli uomini di buona volontà...
  La mia oppressione è un’altra: Lei è qui per onorare due eccellenze, ed è giusto, lo ribadisco, e ne sono lieto come ex uomo di scuola completamente libero di dire e scrivere ciò che pensa. Vorrei però farLe presente con tutto il rispetto due cosette da poco:

a)     di eccellenze scolastiche, ai vari livelli, ordini e gradi, ve ne sono numerose nella nostra provincia, sia nel capoluogo sia nelle disastrate periferie aspromontane, e in particolare nella piana di Gioia Tauro, anche se di esse probabilmente non scrive il Sole 24 ore, forse perchè a questo genere di organi di stampa che ricevono fior di quattrini di contributi statali, non interessano tutte le vere eccellenze, specialmente quelle silenziose e condite da sacrifici veri, ma solo alcune che fanno notizia;
b)     accanto alle eccellenze però c’è la gran parte delle scuole, specialmente nelle periferie urbane e soprattutto nelle zone marginali, che versa in  incredibili condizioni di degrado, e non solo strutturale, ma soprattutto didattico e progettuale , che fa continuamente i conti con realtà territoriali disgregate e spesso violente, che non riesce a coniugare quotidianamente le sparute risorse di cui dispone con i molteplici e pressanti bisogni del territorio, delle famiglie, dei ragazzi molte volte abbandonati a se stessi (specialmente nel sommerso pauroso della precarissima scolarizzazione, quando esistente, degli immigrati).

     Ecco, sarei meno oppresso se sapessi che il ministro dell’Istruzione, per giunta un ministro cattolico, visitasse non solo i luoghi di eccellenza, ma soprattutto i mille  ghetti impropriamente definiti scuole in cui si lotta quotidianamente  per ottenere riscaldamenti, buoni libro, mense scolastiche realmente aperte a tutti, classi vivibili per numero di allievi, docenti  curricolari e di sostegno aggiornati e consapevoli della loro funzione, strade e trasporti almeno  un po’ meno dissestati di quanto non lo siano adesso...



     Sarei soprattutto meno oppresso se finalmente un ministro dell’Istruzione, facendosi carico dei tremendi problemi di retroguardia in cui annaspano tantissime delle nostre scuole (lacerate – tra l’altro – da “ piani di dimensionamento” cervellotici e infami) prendesse chiara e netta posizione contro i tagli del personale, delle classi e delle risorse nelle nostre scuole e si domandasse ad alta voce insieme a noi: QUALE  FINE HANNO FATTO O STANNO CONTINUANDO A FARE  I FINANZIAMENTI DISPONIBILI PER IL “MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA” , I P.O.R., I P.O.N. E PER QUEI PERCORSI DI VERA FORMAZIONE PROFESSIONALE, ALTERNATIVI SUL SERIO ALLE SCUOLE DELLA MANOVALANZA NDRANGHETISICA, CHE NELLA PIANA DI GIOIA TAURO NON CI SONO MAI STATI E CONTINUANO A NON ESSERCI?

 
   La saluto, gentile ministro,e Le auguro di conoscere qualche volta da vicino la realtà vera dell’istruzione in questa terra di sviolinate, zagare, profumi, veleni, soprusi, vandalismi,  povertà ....ed eccellenze cover...

(Trasmessa, via email, al Ministro il13.01.2013)