
Gentile Sig.ra Ministro dell’ Istruzione, Università e
Ricerca,
ho appreso attraverso il web che Lei domani sarà in Calabria, proprio
qui, nella nostra provincia o, per essere più precisi, solo nel capoluogo di
provincia, per benedire due eccellenze nostrane: la laurea honoris causa al
prof. Salvatore Settis, nella facoltà di Architettura dell’Università
Mediterranea, e la visita al liceo scientifico “Da Vinci” di Reggio, con annessa
presentazione di un libro di Lella Golfo.
Sono, beninteso, due eccellenze che ci riempiono di giusto e sacrosanto
orgoglio così come ci inorgoglisce anche la pregiata presenza di un ministro
dell’istruzione, per giunta cattolicissimo, in questo territorio, la cui eccellenza in
termini culturali oltre che climatici e paesaggistici, volendo potrebbe
annoverare più che illustri antecedenti in quella Magna Graecia di cui
probabilmente in molti, specialmente certi politici, si sono forse dimenticati...
E tuttavia c’è un neo, un quid
fastidioso che in questa occasione ci turba, anzi ci opprime.
No, nessun timore, signora ministra, non mi riferisco assolutamente
all’antipatico ed esacrabile qui pro quo
da Lei vissuto col Suo collega Saccomanni a causa del quale il personale
della scuola stava rischiando di restituire alle casse dello Stato (si dice
ancora così?) quei pochi spiccioli sudatissimi che da anni erano stati messi in
congelatore e “sbloccati” tardivamente nel 2013. Sono cose che capitano nel
mondo della Scuola...
E non mi riferisco nemmeno lontanamente ( lungi da me sia pure l’idea) a
possibili forme di protesta in cui Ella potrebbe incorrere venendo in questa
terra baciata da Dio, ma esecrata dagli uomini di buona volontà...
La mia oppressione è un’altra: Lei è qui per
onorare due eccellenze, ed è giusto, lo ribadisco, e ne sono lieto come ex uomo
di scuola completamente libero di dire e scrivere ciò che pensa. Vorrei però
farLe presente con tutto il rispetto due cosette da poco:
a)
di eccellenze scolastiche, ai vari livelli,
ordini e gradi, ve ne sono numerose nella nostra provincia, sia nel capoluogo sia
nelle disastrate periferie aspromontane, e in particolare nella piana di Gioia
Tauro, anche se di esse probabilmente non scrive il Sole 24 ore, forse perchè a
questo genere di organi di stampa che ricevono fior di quattrini di contributi
statali, non interessano tutte le vere eccellenze, specialmente quelle
silenziose e condite da sacrifici veri, ma solo alcune che fanno notizia;
b)
accanto alle eccellenze però c’è la gran parte
delle scuole, specialmente nelle periferie urbane e soprattutto nelle zone
marginali, che versa in incredibili
condizioni di degrado, e non solo strutturale, ma soprattutto didattico e
progettuale , che fa continuamente i conti con realtà territoriali disgregate e
spesso violente, che non riesce a coniugare quotidianamente le sparute risorse
di cui dispone con i molteplici e pressanti bisogni del territorio, delle
famiglie, dei ragazzi molte volte abbandonati a se stessi (specialmente nel sommerso pauroso della precarissima scolarizzazione, quando esistente, degli immigrati).
Ecco, sarei meno oppresso se sapessi che
il ministro dell’Istruzione, per giunta un ministro cattolico, visitasse non solo i luoghi di eccellenza, ma
soprattutto i mille ghetti
impropriamente definiti scuole in cui si lotta quotidianamente per ottenere riscaldamenti, buoni libro,
mense scolastiche realmente aperte a tutti, classi vivibili per numero di allievi,
docenti curricolari e di sostegno
aggiornati e consapevoli della loro funzione, strade e trasporti almeno un po’ meno dissestati di quanto non lo siano
adesso...
Sarei soprattutto meno oppresso se
finalmente un ministro dell’Istruzione, facendosi carico dei tremendi problemi
di retroguardia in cui annaspano tantissime delle nostre scuole (lacerate – tra
l’altro – da “ piani di dimensionamento” cervellotici e infami) prendesse
chiara e netta posizione contro i tagli del personale, delle classi e delle
risorse nelle nostre scuole e si domandasse ad alta voce insieme a noi:
QUALE FINE HANNO FATTO O STANNO
CONTINUANDO A FARE I FINANZIAMENTI
DISPONIBILI PER IL “MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA” , I P.O.R., I P.O.N. E
PER QUEI PERCORSI DI VERA FORMAZIONE PROFESSIONALE, ALTERNATIVI SUL SERIO ALLE
SCUOLE DELLA MANOVALANZA NDRANGHETISICA, CHE NELLA PIANA DI GIOIA TAURO NON CI
SONO MAI STATI E CONTINUANO A NON ESSERCI?
(Trasmessa, via email, al Ministro il13.01.2013)