mercoledì 15 gennaio 2014

ARMI CHIMICHE IN TRANSITO NEL PORTO DI GIOIA? DOMANI LA RISPOSTA DI EMMA BONINO!


   di Bruno Demasi
Rai news, riprendendo alcune indiscrezioni di stampa, ha informato che armi chimiche siriane potrebbero transitare per il porto di Gioia Tauro dopo il diniego opposto categoricamente da Cagliari e Brindisi.


   La notizia, poco e male diffusa da vari  mezzi di informazione, sta lasciando sgomenta la Piana più vigile, quella piana che "ci mette la faccia" (Vd. l'omonimo gruppo fb, "ospitato" in questo blog qualche giorno fa) e il cuore per lottare come meglio può contro ogni forma possibile di inquinamento o  contro ogni casua di quelle neoplasie che sempre più frequentemente interessano  larghi strati di popolazione nel nostro territorio.

    Ma di cosa si tratterebbe in concreto?

   Si parla di 350mila tonnellate  di armi chimiche che il regime siriano, come da accordi internazionali, si è impegnato a consegnare perchè siamno distrutte.  Sono già state caricate su una nave danese per poi essere trasferite su una nave americana che provvederà a distruggerle in alto mare. La diponiblità dell'Italia ad ospitare l'imbarcazione per alcune ore è stata confermata dal ministero degli Esteri, che ancora non ha annunciato a quanto pare quale possa essere il porto italiano in cui la nave farà tappa dopo il vehemente rifiuto opposto dai porti di Cagliari e Brindisi..
     L' ipotesi che tale porto possa essere quello di  Gioia Tauro non sarebbe peregrina, anche perchè l'alternativa sarebbe rappresentata da quello siciliano di Augusta. I due porti sarebbero adeguati per caratteristiche tecniche (distanza da un centro abitato e profondità dei fondali) ad ospitare per poche ore la nave.I vertici della Regione, tuttavia, secondo le agenzie, non avrebbero ricevuto dalle autorità di governo alcuna comunicazione, ragion per cui l'arrivo in Calabria delle sostanze chimiche dismesse dall'esercito siriano è al momento soltanto un'ipotesi.


     "Ora nel porto di Gioia Tauro c'è paura - come scrive oggi il Quotidiano della Calabria - ...Le ultime notizie a disposizione - afferma il sindacato( dei portuali)  - raccontano sempre più insistentemente che le armi chimiche provenienti dalla Siria e depositate in circa 1500 container sulla nave danese Ark Futura transiteranno per il terminal di Gioia Tauro per essere trasbordate successivamente sulla nave americana Cape Ray" "Quello che ci preoccupa - aggiunge - rispetto a tali notizie è soprattutto il silenzio istituzionale da parte di tutti gli enti preposti. A cominciare dalla Regione Calabria passando per l'Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto di Gioia Tauro per finire al gestore del terminal, Medcenter Container Terminal Spa. Nessuna posizione di merito o di distinguo rispetto ad una problematica che se si realizzerà avrà un fortissimo impatto sulla sicurezza dei lavoratori, nell’eventualità di possibili danni a tali contenitori durante la movimentazione, nonchè sulla sicurezza del terminal intesa come attività di Security. 1500 contenitori di tale pericolosità da vigilare e monitorare richiederanno misure straordinarie trattandosi di sicurezza internazionale". "Pertanto - conclude Cozza - abbiamo richiesto un urgente incontro di merito alla Capitaneria di Porto, all’Autorità Portuale di Gioia Tauro e contestualmente al terminalista Medcenter Container Terminal Spa al fine di avere le necessarie informazioni sulla vicenda che ha necessità di essere affrontata con tempestività, competenza e risolutezza considerata l’estrema pericolosità delle sostanze trasportate..."
   A quando un  minimo di serietà e di chiarezza?


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MONDO

Secondo indiscrezioni stampa

Le armi chimiche siriane potrebbero transitare per il porto di Gioia Tauro

Giovedì 16 gennaio la decisione. Brindisi e Cagliari hanno detto no. Il passaggio delle armi chimiche rientra nelle operazioni internazionali per la pace in Siria




Le armi chimiche che il regime siriano si è impegnato, secondo gli accordi internazionali, a consegnare ai fini della loro distruzione transiteranno per l'Italia dove dovrebbero fermarsi per alcune ore.

Armi chimiche siriane
Si tratta di 350mila tonnellate caricate su una nave danese per poi essere trasferite su una nave americana che provvederà a distruggerle in alto mare. La diponiblità dell'Italia ad ospitare l'imbarcazione per alcune ore è stata confermata dal ministero degli Esteri. Resta invece da stabilire quale sarà il porto italiano in cui la nave farà tappa.

Ipotesi Gioia Tauro
Uno degli scali candidati per l'operazione di transito sarebbe, secondo indiscrezioni di stampa, quello calabrese di Gioia Tauro; l'alternativa sarebbe rappresentata da quello siciliano di Augusta. I due porti sarebbero adeguati per caratteristiche tecniche (distanza da un centro abitato e profondità dei fondali) ad ospitare per poche ore la nave. I vertici della Regione, tuttavia, secondo le agenzie, non hanno ricevuto dalle autorità di governo alcuna comunicazione, ragion per cui l'arrivo in Calabria delle sostanze chimiche dismesse dall'esercito siriano è al momento soltanto un'ipotesi.

La scelta il 16 gennaio
La scelta del porto italiano, secondo quanto riportato dalle stesse fondi di stampa ed attribuito al ministro degli Esteri Emma Bonino, sarà ufficializzata entro il 16 gennaio prossimo. 
- See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/armi-chimiche-siriane-porti-italiani-gioia-tauro-fcf7e52d-3055-454d-84a1-00d2cdf4e91f.html#sthash.JB7uxpUJ.dpuf


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Secondo indiscrezioni stampa

Le armi chimiche siriane potrebbero transitare per il porto di Gioia Tauro

Giovedì 16 gennaio la decisione. Brindisi e Cagliari hanno detto no. Il passaggio delle armi chimiche rientra nelle operazioni internazionali per la pace in Siria




Le armi chimiche che il regime siriano si è impegnato, secondo gli accordi internazionali, a consegnare ai fini della loro distruzione transiteranno per l'Italia dove dovrebbero fermarsi per alcune ore.

Armi chimiche siriane
Si tratta di 350mila tonnellate caricate su una nave danese per poi essere trasferite su una nave americana che provvederà a distruggerle in alto mare. La diponiblità dell'Italia ad ospitare l'imbarcazione per alcune ore è stata confermata dal ministero degli Esteri. Resta invece da stabilire quale sarà il porto italiano in cui la nave farà tappa.

Ipotesi Gioia Tauro
Uno degli scali candidati per l'operazione di transito sarebbe, secondo indiscrezioni di stampa, quello calabrese di Gioia Tauro; l'alternativa sarebbe rappresentata da quello siciliano di Augusta. I due porti sarebbero adeguati per caratteristiche tecniche (distanza da un centro abitato e profondità dei fondali) ad ospitare per poche ore la nave. I vertici della Regione, tuttavia, secondo le agenzie, non hanno ricevuto dalle autorità di governo alcuna comunicazione, ragion per cui l'arrivo in Calabria delle sostanze chimiche dismesse dall'esercito siriano è al momento soltanto un'ipotesi.

La scelta il 16 gennaio
La scelta del porto italiano, secondo quanto riportato dalle stesse fondi di stampa ed attribuito al ministro degli Esteri Emma Bonino, sarà ufficializzata entro il 16 gennaio prossimo. 
- See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/armi-chimiche-siriane-porti-italiani-gioia-tauro-fcf7e52d-3055-454d-84a1-00d2cdf4e91f.html#sthash.JB7uxpUJ.dpuf