domenica 2 marzo 2014

GRAZIE, LUCIANO REGOLO!

"CAMALEONTISMI, PRURITI INTIMI...
 E LA FORZA DELLA GENTE"

di Bruno Demasi

  Sotto questo titolo significativo il direttore dell "Ora della Calabria", Luciano Regolo, firma un breve pezzo scolpito nella lava incandescente, nel quale tira le somme sull'amara vicenda ,che lo ha visto e lo vede coinvolto in prima persona,  a causa della quale il suo quotidiano qualche giorno fa non è potuto uscire in edicola, ma grazie alla quale oggi stanno tremando le sale  fatiscenti del Palazzo calabro e... anche quelle romane.
   E' quasi miracoloso che  nella storia recente e meno recente della Calabria  la testa venga alzata in modo così coraggioso contro la congiura del silenzio che ci opprime da sempre, contro una classe politica che trascina ancora la propria storia impastata e maleodorante di varie qualità e quantità di fango che nel tempo hanno decorato e continuano ancora a decorare i fortini e i labirinti  del potere locale legato tanto a filo doppio con quello centrale, da far assurgere agli onori di un sottosegretariato della Repubblica persino un personaggio tanto discusso come Tonino Gentile.
    Scrive Luciano Regolo che la definizione secondo cui Mussolini fu "un camaleonte e un tempista attratto solo dal potere per il potere" "si attaglia a tanti politici calabresi per come si stanno palesansdo in questa triste vicenda della nomina a sottosegretario di Tonino Gentile....mutano facilmente i nostri politicanti. Scopelliti elogia con toni trionfalistici Gentile, così pure la vicepresidente della Regione da lui nominata....Tessono lodi a Gentile quale paladino degli interessi calabresi, evidentemente la libertà di stampa non è un interesse degno di tutela, forse amnche loro pensano che il diritto di cronaca sia 'un prurito di sedere' come dice De Rosa ad Alfredo Citrigno nerll'ormai famosa telefonata ( con cui si caldeggiava l'eliminazione dalle pagine del quotidiano del servizio sul figlio del senatore Gentile)? La verità è che al primo posto per loro ci sono gli interessi di partito, non quelli dei Calabresi e della Calabria, ci sono i feudi di voti, gli scambi e quant'altro si sa....Sappiano comunque questi camaleonti e silenti politici di Calabria che la gente non è affatto sprovveduta.Leggano i messaggi ...che chiedono di mandare a casa( o altrove) Gentile e pure Renzi che l'ha nominato per far contento Alfano. Sono tante, più di quanto non si creda, le persone stufe di
soprusi, stanche di una politica sempre più distante dai bisogni reali della comunità... Il fango che fa male a noi e al nostro passato non è solo quello provocato dalle alluvuioni, ce n'è un altro sotterraneo altrettanto pericoloso e devastante che uccide la dignità"

    Una lezione di coraggio e di civiltà come da moltissimmi decenni, forse da sempre, non si vedevano in Calabria.
    Una lezione di civismo e di dignità che da sola basta  a surclassare di anni luce le rimasticature che si continuano a fare in mille stucchevoli convegni, anche scolastici, sulla legalità, con i potenti di turno ai microfoni e in vetrina  a vendere fumo!