di Bruno Demasi
Un progetto mirato per migliorare l’assistenza
sociosanitaria nel Distretto Socio
Sanitario 3 comprendente i comuni di Taurianova, Oppido Mamertina, Molochio, Terranova
Varapodio, Cittanova , Scido, Delianuova, Santa Cristina D'Aspromonte e Cosoleto.

L’ ufficio di Piano del Distretto Socio
Sanitario n.3,
sulla falsariga del Pns, e in attuazione del Piano di Azione di
Coesione (PAC) 11/5/2012 , da quanto si evince dai comunicati ufficiali e
semiufficiali di questi giorni, con gli auspici della Conferenza dei sindaci,
coordinata da una Commissione
Straordinaria del Comune di Taurianova, comune capofila, sta concludendo
l’attività di programmazione che dovrà
essere presentata nelle sedi istituzionali fra pochi giorni.
Il PAC di riferimento è stato formalizzato
circa un anno e mezzo fa per fornire
un'azione aggiuntiva ai servizi di assistenza e cura alla prima infanzia e agli anziani non-autosufficienti ed è
segmento di un progetto più ampio che
riguarda le quattro regioni dell'area convergenza 2007-2013 (Campania, Puglia,
Calabria e Sicilia), la cui dote ammonta
a 730 milioni di euro (400 per infanzia; 330 per anziani) provenienti dalla
riprogrammazione del fondo di co-finanziamento nazionale a Programmi Operativi
Nazionali e Interregionali 2007-2013.
Il Distretto Socio Sanitario n.3 avrà a
disposizione
risorse per circa 800mila euro che, se ben impiegate, se
utilizzate con parsimonia ed equilibrio, potranno garantire un indubbio
miglioramento dell’assistenza socio sanitaria alle due fasce di popolazione
assolutamente più deboli del comprensorio.
Per i servizi alla prima infanzia
(bambini da 0 a 3 anni), gli obiettivi riguardano infatti l'aumento strutturale dell'offerta di servizi;
l'ampliamento dell'offerta di posti in
asili nido pubblici o convenzionati e in servizi integrativi e innovativi, fino
alla copertura nel 2015 di almeno il 12% della domanda potenziale; l'estensione
della copertura territoriale per soddisfare bisogni e domanda di servizi, il
sostegno alla domanda, alla gestione e accelerazione dell'entrata in funzione
delle nuove strutture per garantire la sostenibilità degli attuali e futuri
livelli di servizio, in previsione di un sistema integrato di offerta pubblica
e privata; il miglioramento della qualità e della gestione dei servizi
socioeducativi.
Anche per gli anziani ultrasessantacinquenni
e non autosufficienti sono previsti interventi mirati, quali: l'aumento della
presa in carico in assistenza domiciliare, assicurando un adeguato livello di
prestazioni socio-assistenziali; l'aumento e qualificazione dell'offerta di
servizi residenziali e semiresidenziali; il miglioramento delle competenze di
manager, operatori professionali e assistenti familiari; la sperimentazione di
protocolli innovativi di presa in carico personalizzata dell'anziano in stato
di necessità.
Ci si augura che il progetto non rimanga
solo fine a se stesso, come tante, troppe volte è accaduto in passato per tanti
settori della Pubblica Amministrazione, ma serva concretamente e realmente a
migliorare sul serio la qualità e la quantità dei servizi previsti. Spetta a
tutti vigilare in tal senso...!