sabato 20 aprile 2019

DOV’E’ NASCOSTA LA VERA CROCE DI CRISTO IN CALABRIA?

di Bruno Demasi
    Non si capisce quanti finora abbiano cercato concretamente di individuare il luogo della Calabria in cui pare venga  tenuta nascosta la Croce vera di Cristo. E non si sa nemmeno a chi convenga  ancora cercarla in posti dove sicuramente non sarà mai trovata e  di cui - giusto per evitare tentativi a vuoto agli eventuali cercatori -  si potrebbe  tentare un elenco minimo: 

  • esternazioni e saggi di alcuni intellettuali nostrani che , menando vanto del loro ateismo, annaspano per difendere la   ndrangheta  e piangono calde lacrime sul fatto che la nostra povera terra sarebbe stata abbandonata dallo Stato con l’alibi dell’esistenza in questa regione delle cosche mafiose, che , secondo loro, invece non esistono e, se esistono, sono a loro volta vittime sacrificali di magistrati senza scrupoli in cerca di pubblicità; 
  • consuetudini ndranghetistiche vecchie e nuove, celebrate  come  genuine e innocenti tradizioni della  calabresità migliore;
  • accuse sibilate verso la Magistratura Calabrese, rea , secondo i nostri intellettuali - vati, di perseguitare gli imperseguitabili, nel cui dna ultimamente  sarebbero entrati – non si sa come – i crismi dell’infallibilità e della bontà a oltranza;  

  • fiumi di denaro che invece lo Stato ha mandato in Calabria ( magari soltanto per non essere accusato da nessuno di non averceli mandati) e che hanno preso tutti direzioni sconosciute dividendosi magicamente in mille rivoli per poi finire  in altrettanti conti correnti nei paradisi fiscali ;
  • poveri di vario colore della pelle,  capitati qui non certo  per caso, frodati  persino di un boccone di pane, malgrado l'abbonanza di  Papà o Mamme Africa,  sfruttati scientificamente  come numeri di un immenso castello di carte destinato a produrre denaro; 
  •  letti d'ospedale  per occupare i quali bisogna avere la stessa fortuna della vincita di un terno al lotto;
  • acrobazie eleganti  della maggior parte dei politici locali sempre pronti a lanciarsi sul carro del vincitore di turno designato dall’alto delle logge…
  •  miliardi consumati in opere pubbliche rimaste allo stato larvale di buco fine a se stesso, come quelli che graziosamente adornano ciò che resta delle strade;
  •  scuole in cui si perpetua l’arte del disimparare per non rischiare mai di far ragionare con la propria testa le ultime generazioni di giovani alla ricerca del caporione di turno...
  • esaltazione dell’inutile, del brutto, del vacuo e del superfluo;
  • sotto i mantelli e gli orpelli di tanti uomini e donne "di chiesa" poco inclini ad accogliere chi non lo è, sempre più gelosi e golosi delle loro prerogative.
      Sui luoghi  più probabili in cui la vera Croce di Cristo potrebbe ralmente nascondersi giungono invece segnalazioni sempre più flebili e sussurrate.

    Forse occorrerebbe cercarla nelle spine in cui si dibattono le persone che non hanno la fortuna di essere intellettuali, ma hanno sicuramente quella di essere oppresse dall’ingiustizia e dallo strapotere mafioso che oggi riesce perfino ad autocelebrarsi ed autoassolversi in tanta sociologia e in tanta letteratura alla moda.
    Forse nelle gambe  stanchissime e malferme di chi se n’è andato a cercare lavoro  altrove.
    Forse  nelle mani dure e callose dei pochi testardi rimasti.
    Forse nella voglia 'colpevole' di chi si illude ancora di poter invocare giustizia e onestà.

  Non è dato saperlo, comunque è  sempre più difficile cercarla, tremendamente difficile e urgente trovarla .
   Perché senza la Croce Vera non ci può essere Vera Resurrezione.
 Per nessuno!