di Bruno Demasi

“Sono necessarie indagini epidemiologiche – ha sottolineato Lidia Liotta di Legambiente – delle situazioni più rischio, ed è fondamentale prevedere delle politiche ambientali. Non ci sembra al momento che la politica vada in questa direzione, soprattutto nel settore dei rifiuti.”
Una conquista significativa sembrava raggiunta dopo tante richieste e lotte : l’istituzione nel 2013
nella provincia di RC del Registro Tumori, la cui tenuta , come previsto dalla Regione Calabria, è affidata a un responsabile coadiuvato da un medico, da un’infermiere professionale, da un ausiliario e da un’unità amministrativa.
Nel dicembre scorso il direttore generale facente funzioni, Ermete Tripodi , con avviso interno dell’11.12.2014, dava il via alla procedura di individuazione delle unità lavorative da assegnare in via definitiva alle attività del Registro Tumori, considerando che alcune professionalità fino a quel momento impegnate vi erano state destinate a loro tempo in via provvisoria.
Il 9 febbraio scorso lo stesso direttore generale convocava i rappresentanti delle varie associazioni e illustrava come stava procedendo il lavoro del Registro tumori, assumendo l’impegno formale di convocare ogni due-tre mesi le medesime associazioni per fornire i l resoconto dell’attività svolta.
Sembrava finalmente che tutto ormai marciasse senza problemi e che si potesse finalmente avere un quadro sempre aggiornato delle patologie specifiche e dei tassi di mortalità, specialmente nelle zone considerate più a rischio della Provincia, quando la UIL nei giorni scorsi ha aperto una vertenza con il direttore generale ASP per le modalità con cui nei mesi scorsi sono state effettuate le 4 assunzioni di personale medico e amministrativo per la tenuta del Registro.
La vertenza indirettamente sta bloccando tutta la preziosa attività che era stata avviata con tanta efficacia e rischia di complicare e rinviare all’infinito i tempi previsti per un’ azione a regime di controllo del Territorio in base all’ evoluzione e all’andamento delle patologie tumorali nelle varie zone di interesse, tutte segnate da mille problemi ambientali, come la Piana di Gioia Tauro, sulla quale opera con mille difficoltà l’aggregazione spontanea, capitanata da Carmela Centorrino “La Piana di Gioia Tauro ci mette la faccia”.