domenica 4 maggio 2014

PERCHE’ QUESTE ELEZIONI EUROPEE SONO ASSAI IMPORTANTI PER LA PIANA


Di Bruno Demasi



    Si dirà che le elezioni europee sono importanti per tutti – e non ci piove – ma lo sono a maggior ragione per la Piana di Gioia Tauro e per la Calabria nel suo insieme, per almeno cinque  motivi  fondamentali, per almeno cinque ragioni di immediata urgenza:


  •  Una nuova disciplina (si, proprio disciplina) per l’impiego dei fondi europei, e in particolare dei fondi FSE che agisca nel perseguire obiettivi concreti e non farfalle dispendiose e comparaggi di varia natura per l’integrazione  VERA degli ultimi, dei disabili, degli immigrati, degli anziani e degli ammalati e  - perché no?- delle famiglie;
  • Una nuova disciplina da Strasburgo  (  che nel caso dei politici DEVE diventare autodisciplina) per ridurre ogni fenomeno (  compresi i tristi epifenomeni oggi in corso   tesi a  tarpare  ali e  bocca alla stampa libera calabrese ) di voto di scambio al di sopra e al di là del turpe compromesso che ha visto nei giorni scorsi il parlamento italiano abdicare alla propria libertà riducendo addirittura le sanzioni e le pene per il triste e tristo commercio di voti;
  • Una nuova rigorosissima disciplina per la gestione del Porto di Gioia Tauro, che è per mille ragioni porto di frontiera, ma anche per la creazione di una realistica Zona Economica Speciale;
  • Una prima (non ce ne sono mai state finora) disciplina per coadiuvare, anzi supportare pienamente gli sforzi della gente di buona volontà di questa Piana per liberarsi dai veleni, anche chimici,  che la opprimono da sempre e continuano a opprimerla sotto gli occhi di tutti…
  • Una nuova disciplina, concretamente utile e valida, nell’erogazione degli aiuti comunitari ai VERI produttori di beni agroalimentari, che travalichi ogni carrozzone regionale o associativo e dia ai coltivatori, agli imprenditori che sono rimasti qui  certezze, chiarezza, rapidità di intervento  e solidarietà tangibile.

   Potranno mai  i politici di mestiere che pretendono di rappresentarci a Stasburgo e a Bruxelles battersi sul serio per tutto cio? Potranno i nuovi eletti scaturiti dai giochi delle segreterie romane mettersi contro gli interessi dei loro partiti e delle lobbies che li esprimono?