domenica 11 agosto 2013

NASCE NELLA DIOCESI DI OPPIDO IL GRANDE SANTUARIO DELL’ANNUNCIAZIONE

     di Bruno Demasi
   Il 15 agosto, grandiosa festa cristiana dell’Assunzione in cielo di Maria, è anche quest’anno, o da quest’anno, in Oppido e in tutta la Diocesi, festa per  ricordare commossi quel piccolissimo ed immenso evento che è il fiat della fanciulla di Nazareth, da cui si sviluppano tutti i cardini della fede cristiana. La cattedrale della diocesi, a Oppido, diventa Santuario dell’Annunciazione, luogo di imponente statura architettonica e al contempo umile custodia di questo  stupendo segno e mistero di fede.

          
  Non possiamo non riconoscere in questo gesto altamente profetico e inatteso del vescovo, mons. Francesco Milito, che ha voluto con tutte le sue forze questo nuovo grande santuario e il conseguente gemellaggio con la città di Nazareth, l’impronta dello Spirito Santo , ma  , ci si augura, anche  l’inizio di un riscatto vero della diocesi e della Piana di Gioia Tauro  dalle orribili umiliazioni  e dalle  grandi ferite che la dilaniano e la opprimono.

       Come Maria SS.MA Annunziata nella sua assoluta semplicità ha saputo accogliere nel proprio grembo il germe santo  di una nuova era fondata sull’Amore e sulla Pace, così da questo nuovo santuario mariano che dall’alto domina tutta la Piana si possa costruire in queste contrade con umiltà e giustizia una nuova epoca di Pace e di Progresso per tutti!

   Questo post insolito viene illustrato dai video di alcuni  canti mariani più belli,a partire dall’Akatistos, forse il più antico e il più completo, che nella parabola della vita terrena  della Vergine Maria, racchiusa tra il momento dell’Annunciazione e quello dell’Assunzione in cielo, canta in modo sublime la storia intera della Redenzione e ci consente in qualche modo, nella nostra pochezza, di individuare alcune tra le ragioni storiche, teologiche e culturali di questo evento profetico per il popolo di tutta la Diocesi.

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   Per la cattedrale di Oppido Mamertina, almeno fin dall’epoca bizantina, la simbiosi commovente tra l’icona dell’Annunciazione e quella dell’Assunzione era scontata ed ancora oggi la chiesa cattedrale, dedicata alla Madonna Assunta, è impregnata in tutte le sue pieghe più recondite dal culto e dalla venerazione di Maria SS.Ma Annunziata. Celebrare questi due momenti della vita di Maria nello stesso giorno di agosto è dunque occasione speciale, decisione fortemente carismatica, supportata da ragioni non certo effimere o estemporanee. Sono Sicuramente le ragioni della Fede e dell'Evangelizzazione concreta, diremmo "in situazione", quelle che animano il Vescovo, ma nel nostro pensiero sono anche le ragioni della speranza che questo grande lembo di Calabria possa iniziare a pensare sul serio  anche a un proprio riscatto morale e civile.

     Nel dogma dell’Assunta viene celebrata la biografia totale di Maria, che dall’umiltà della scena dell’Annunciazione giunge a partecipare in pienezza alla gloria del Dio tre volte Santo: la bellezza che si affacciava a Nazaret nella giovane donna coperta dall’ombra dell’Altissimo, risplende ora, dopo l'Assunzione corporea in cielo, nella Sposa delle nozze eterne.                                                                Scriveva Giovanni Paolo II in una sintesi mirabile di Fede, Teologia e amore per Maria, cui aveva voluto donarsi "tutto" persino nel suo stemma pontificio: “Colei che all’ Annunciazione si è definita ‘serva del Signore’, è rimasta per tutta la vita terrena fedele a ciò che questo nome esprime...

   Per questo, Maria è diventata la prima tra coloro che, servendo a Cristo anche negli altri, con umiltà e pazienza conducono i loro fratelli al Re, servire al quale è regnare, ed ha conseguito pienamente quello stato di libertà regale, proprio dei discepoli di Cristo: servire vuol dire regnare! Cristo, fattosi obbediente fino alla morte e perciò esaltato dal Padre, è entrato nella gloria del suo Regno… Maria, serva del Signore, ha parte in questo Regno del Figlio. La gloria di servire non cessa di essere la sua esaltazione regale: assunta in Cielo, ella non termina quel suo servizio salvifico, in cui si esprime la mediazione materna, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti”( enciclica Redemptoris Mater § 41).


     La Tutta Bella, assunta in cielo, si offre in tal modo ai credenti  della Piana  ed all’umanità intera come segno di sicura speranza e pegno della partecipazione futura alla bellezza eterna, che in Lei si è resa visibile nel Figlio. Maria ci mostra la meta, cui dobbiamo tendere, e la via, che lei per prima ha percorso: “In realtà, l’incarnazione del Verbo non può essere pensata a prescindere dalla libertà di questa giovane donna che con il suo assenso coopera in modo decisivo all’ingresso dell’Eterno nel tempo. Ella è la figura della Chiesa in ascolto della Parola di Dio che in lei si fa carne… ascolto attivo, che interiorizza, assimila, ed in cui la Parola diviene forma della vita” (Benedetto XVI,  Verbum Domini, 2010, 27).

     Attraverso il fiat della piccola  Vergine – Madre di Nazareth  il Verbo è  entrato  nel tempo: e sarà grazie alla fede di cui Lei è modello che il tempo potrà entrare nell’eternità, come vi è entrata Lei in pienezza nella sua assunzione corporea, quale segno e profezia per tutti noi che sicuramente abbiamo smarrito, specialmente dalle nostre parti, il valore del sacrificio, del lavoro e della fatica quotidiana, nobili strumenti di cooperazione al Bene e al bene comune!

  
      Ecco perchè – ne siamo convinti -  il Vescovo e la Chiesa della Piana di Gioia Tauro  vogliono guardare a Maria Annunziata ed Assunta in cielo  come alla Madre della speranza, alla stella che orienta la navigazione dei pellegrini della fede sul grande mare della storia di questa terra ancora oggi schiacciata da mille problemi, da mille sopraffazioni e dimentica della propria grande tradizione, anche culturale e religiosa.
    Un fatto  concreto che accomuna tutti i centri della Diocesi e che in sè può esprimere, tra l'altro, anche la necessità di cooperare instancabilmente, senza delegare ad altri la soluzione  di tutti i problemi aperti.


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