di Bruno Demasi
Il governo regionale calabrese di sinistra-centro-destra dovrebbe domandare
al governo nazionale di destra-centro-sinistra perché mai i fondi FAS
destinati alla Calabria, col Job Act in corso di approvazione, saranno
invece destinati a tutta l’Italia per finanziare il bonus contributivo
per i neoassunti.
Francesco Boccia, uomo politico del centro-sinistra-destra, presidente della commissione Bilancio della Camera ha dimostrato con alcuni calcoli pubblicati dal Corriere del Mezzogiorno come il denaro che in origine era destinato al Sud ora vi ritorna per meno del 30% e lamenta che “Se ci sono state amministrazioni inefficienti nella spesa delle risorse UE,non è giusto punire le comunità meridionali, sottraendo loro risorse. Sarebbe più logico prendersela con chi ha sprecato o non utilizzato le possibilità offerte dall’Europa“.
La Calabria – è vero – ha sprecato molto e continua a sprecare molto in progetti inutili e ridicoli, spesso formulati solo per spendere e spandere i fondi senza effettive ricadute sociali, ma con molte ricadute clientelari. Tutto ciò non autorizza però il governo di destra-centro-sinistra ad affossare ulteriormente la nostra regione senza che quest’ultima osi almeno protestare.
Sembra una barzelletta, ma conviene di più licenziare in Calabria anzichè al Nord perché si sommano gli sgravi fiscali del Jobs Act con quelli introdotti dal governo Monti, in cui si prevedevano degli sconti sull’Irap per chi assumesse nel Meridione.
Il Rapporto Svimez pubblicato poche settimane fa, mostra che negli ultimi cinque anni , il Pil del Sud è crollato del 13,3%, mentre l’occupazione ha registrato un brusco calo del 9% (ossia 582 mila posti di lavoro in meno).
E come ha denunciato la commissione europea di Bruxelles per le politiche regionali, “la qualità della vita al Sud non è affatto migliorata” e le assunzioni sono crollate nonostante i miliardi su miliardi di fondi stanziati ( e in gran parte sprecati).
Francesco Boccia, uomo politico del centro-sinistra-destra, presidente della commissione Bilancio della Camera ha dimostrato con alcuni calcoli pubblicati dal Corriere del Mezzogiorno come il denaro che in origine era destinato al Sud ora vi ritorna per meno del 30% e lamenta che “Se ci sono state amministrazioni inefficienti nella spesa delle risorse UE,non è giusto punire le comunità meridionali, sottraendo loro risorse. Sarebbe più logico prendersela con chi ha sprecato o non utilizzato le possibilità offerte dall’Europa“.
La Calabria – è vero – ha sprecato molto e continua a sprecare molto in progetti inutili e ridicoli, spesso formulati solo per spendere e spandere i fondi senza effettive ricadute sociali, ma con molte ricadute clientelari. Tutto ciò non autorizza però il governo di destra-centro-sinistra ad affossare ulteriormente la nostra regione senza che quest’ultima osi almeno protestare.
Sembra una barzelletta, ma conviene di più licenziare in Calabria anzichè al Nord perché si sommano gli sgravi fiscali del Jobs Act con quelli introdotti dal governo Monti, in cui si prevedevano degli sconti sull’Irap per chi assumesse nel Meridione.
Il Rapporto Svimez pubblicato poche settimane fa, mostra che negli ultimi cinque anni , il Pil del Sud è crollato del 13,3%, mentre l’occupazione ha registrato un brusco calo del 9% (ossia 582 mila posti di lavoro in meno).
E come ha denunciato la commissione europea di Bruxelles per le politiche regionali, “la qualità della vita al Sud non è affatto migliorata” e le assunzioni sono crollate nonostante i miliardi su miliardi di fondi stanziati ( e in gran parte sprecati).
La nuova giunta regionale intende rimboccarsi finalmente le maniche per denunciare gli orrori/errori del passato e per evitare che gli stessi continuino o è troppo occupata a pesare col bilancino le cariche e gli incarichi da distribuire?