di Bruno Demasi
Le prime 4 nell’elenco che segue le ha indicate l’attuale governatore Oliverio il 3 novembre scorso in sede di illustrazione del suo programma elettorale. Quindi dovrebbero essere già pronte per la soluzione, o quasi.
Le rimanenti 6 me le ha suggerite in purissimo dialetto locale il Massaro Ntoni, anche lui testardo e incazzoso inquilino della Piana di Gioia Tauro, analfabeta nell’uso di quei segni misteriosi che compaiono sui libri e sui quaderni ( ormai sempre più raramente), ma geniale nelle sintesi precise di problemi e situazioni locali.
Le rimanenti 6 me le ha suggerite in purissimo dialetto locale il Massaro Ntoni, anche lui testardo e incazzoso inquilino della Piana di Gioia Tauro, analfabeta nell’uso di quei segni misteriosi che compaiono sui libri e sui quaderni ( ormai sempre più raramente), ma geniale nelle sintesi precise di problemi e situazioni locali.
Traducendole in italiano per riportarle qui, ho omesso colpevolmente
alcune interiezioni e imprecazioni dell'Autore all'indirizzo di certi gentiluomini
calabresi che nel tempo hanno assunto il titolo di governatore del varipinto texas
nostrano. In particolare il massaro mi è sembrato molto infastidito dal
fatto che in Calabria la gente per bene sembra prontissima più che mai a
giustificare le inadempienze e le corruttele del mondo politico per
attribuirle tout court a una non meglio spiegata arretratezza culturale
che, non potendo esprimere altro, produrrebbe inevitabilmente
delinquenza e politici incompetenti e corrotti…, ma questo è un altro
discorso!
Buon anno nuovo a tutti!
Ecco le emergenze:
1. Entro gennaio 2015 rapporto ai cittadini calabresi sulla reale situazione finanziaria e gestionale esistente nella Regione dopo gli sfasci immani creati dai precedenti governi;
2. Realizzazione di condizioni per la cura e la salvaguardia della salute dei Calabresi, senza necessità di ricorrere altrove per curarsi;
3. Realizzazione di un sistema virtuoso di raccolta rifiuti;
4. Cura del settore agricolo per fargli esprimere tutte le sue potenzialità ,abbattendo le paratie burocratiche, facilitando l’erogazione di crediti e immettendo una quota delle risorse comunitarie nelle aziende agricole;
5. Rivedere attentamente le competenze della Regione e delle soppresse province allo scopo di evitare dispersione di fondi e di energie, specialmente per quanto attiene al servizio scolastico, compreso quello dedicato al mondo della disabilità, e ai fondi ad esso destinati; provvedendo subito ad avviare una seria azione di ridimensionamento scolastico sul territorio ed evitando la chiusura indiscriminata e criminale di scuole su territori altamente a rischio;
6. Coordinare e rivedere strutture viarie di grande e piccola comunicazione nonché quelle ferroviarie ed aeroportuali, procedendo a un censimento delle opere in corso e soprattutto dei finanziamenti in via di erogazione e di consumazione;
7. Reperimento di tutti i fondi europei non ancora dilapidati e immediato avvio di una nuova azione progettuale che non lasci spazio assolutamente alle sciocchezze progettuali finora in gran parte perseguite ed elevate a sistema anche di spòerpero e spesso anche di corruzione;
8. Attaccare subito con ogni mezzo possibile le situazioni di privilegio o di confusione o di corruzione o di criminalità che attanagliano il porto di Gioia Tauro, rendendone conto a livello nazionale ed europeo, ed avviare sul serio un’azione di recupero delle vere potenzialità delle strutture portuali, della Zona Economica Speciale e di tutto l’indotto;
9. Ridefinire, di concerto con tutte le agenzie di accoglienza, le questure e i comuni interessati, tutti i piani e i finanziamenti volti a dare concreta e reale assistenza sociale e sanitaria, scolarizzazione e lavoro agli immigrati;
10. Iniziare sul serio un’ altrettanto seria azione di formazione alla legalità di concerto con le istituzioni civili ed ecclesiali più disponibili, evitando sperpero di denaro pubblico per manifestazioni, anche scolastiche, inutili e leziose e contribuendo anche a considerare attentamente , con opportuna sensibilizzazione delle prefetture, la gestione delle risorse costituite dai beni confiscati.
Inutili i commenti, a parte uno: cosa intende fare Oliverio , in relazione all’emergenza sanità, di cui al punto 2, delle migliaia di canoni mensili ancora oggi pagati a privati in tutta la regione per locazione di strutture sanitarie assolutamente inutili, mentre gran parte degli ospedali ormai abbandonati sono vuoti di tutto e di tutti?
Buon anno nuovo a tutti!
Ecco le emergenze:
1. Entro gennaio 2015 rapporto ai cittadini calabresi sulla reale situazione finanziaria e gestionale esistente nella Regione dopo gli sfasci immani creati dai precedenti governi;
2. Realizzazione di condizioni per la cura e la salvaguardia della salute dei Calabresi, senza necessità di ricorrere altrove per curarsi;
3. Realizzazione di un sistema virtuoso di raccolta rifiuti;
4. Cura del settore agricolo per fargli esprimere tutte le sue potenzialità ,abbattendo le paratie burocratiche, facilitando l’erogazione di crediti e immettendo una quota delle risorse comunitarie nelle aziende agricole;
5. Rivedere attentamente le competenze della Regione e delle soppresse province allo scopo di evitare dispersione di fondi e di energie, specialmente per quanto attiene al servizio scolastico, compreso quello dedicato al mondo della disabilità, e ai fondi ad esso destinati; provvedendo subito ad avviare una seria azione di ridimensionamento scolastico sul territorio ed evitando la chiusura indiscriminata e criminale di scuole su territori altamente a rischio;
6. Coordinare e rivedere strutture viarie di grande e piccola comunicazione nonché quelle ferroviarie ed aeroportuali, procedendo a un censimento delle opere in corso e soprattutto dei finanziamenti in via di erogazione e di consumazione;
7. Reperimento di tutti i fondi europei non ancora dilapidati e immediato avvio di una nuova azione progettuale che non lasci spazio assolutamente alle sciocchezze progettuali finora in gran parte perseguite ed elevate a sistema anche di spòerpero e spesso anche di corruzione;
8. Attaccare subito con ogni mezzo possibile le situazioni di privilegio o di confusione o di corruzione o di criminalità che attanagliano il porto di Gioia Tauro, rendendone conto a livello nazionale ed europeo, ed avviare sul serio un’azione di recupero delle vere potenzialità delle strutture portuali, della Zona Economica Speciale e di tutto l’indotto;
9. Ridefinire, di concerto con tutte le agenzie di accoglienza, le questure e i comuni interessati, tutti i piani e i finanziamenti volti a dare concreta e reale assistenza sociale e sanitaria, scolarizzazione e lavoro agli immigrati;
10. Iniziare sul serio un’ altrettanto seria azione di formazione alla legalità di concerto con le istituzioni civili ed ecclesiali più disponibili, evitando sperpero di denaro pubblico per manifestazioni, anche scolastiche, inutili e leziose e contribuendo anche a considerare attentamente , con opportuna sensibilizzazione delle prefetture, la gestione delle risorse costituite dai beni confiscati.
Inutili i commenti, a parte uno: cosa intende fare Oliverio , in relazione all’emergenza sanità, di cui al punto 2, delle migliaia di canoni mensili ancora oggi pagati a privati in tutta la regione per locazione di strutture sanitarie assolutamente inutili, mentre gran parte degli ospedali ormai abbandonati sono vuoti di tutto e di tutti?