lunedì 7 agosto 2023

IL DIVULGATORE DELLA SANTITA' CALABRESE CONTEMPORANEA : ROCCO SPAGNOLO (di Bruno Demasi)


     Non un agiografo di mestiere, ma un liberissimo e fine divulgatore, Rocco Spagnolo, che con cuore, parola e mente strardInariamente aperti sta raccontando alla gente un’incredibile fioritura di santità nella Calabria di questo tempo difficilissimo, quello in cui , secondo uno dei più grandi mistici che egli accompagna ormai da decenni, Fratel Cosimo Fragomeni, si hanno soltanto “tre false sicurezze: si crede di sapere, si crede di credere, si crede di conoscere. Per Fratel Cosimo è importante accompagnare con il Vangelo le nostre giornate… mentre le chiese si svuotano…occorre capire come aiutare il mondo ad essere ispirato al Vangelo, non per diventare tutti cristiani,ma per diventare tutti umani”.   

   Nella penna coraggiosa di questo instancabile narratore confluiscono e si armonizzano mirabilmente il mestiere dello storico, quello dell’agiografo e quello del poeta della nostra civiltà contadina troppo a lungo offuscata da fatti e noitizie terribili, troppo a lungo mistificata da celebrazioni negative. E Rocco Spagolo non esita ad alzare chiara la propria voce per reagire alla palude, al ginepraio, alla giungla: “ Esorto appassionatamente tutti, ma prioritariamente i miei conterranei, ad avere un santo orgoglio per riappropriarsi del nostro patrimonio mistico-religioso, troppo spesso sottovalutato, snobbato ed offuscato da fatti di cronaca nera o da malaffare….Impariamo a dare il giusto risalto a questi semi di bene che esistono, crescono, producono una messe abbondante,senza far rumore. Insomma, siamo fieri della nostra significanza…”.

   Gli domandò una volta con crucciato stupore un uomo di Chiesa il perchè di tanta messe di santità concentrata in Calabria anche nei tempi moderni dopo l’abbondantissima fioritura che nei secoli ha reso illustre questa terra prima e dopo Francesco di Paola. La risposta di Rocco Spagnolo fu ed è semplice e convincente, anche se fondata in parte su un paradosso nel quale viviamo ogni giorno: la Calabria delle povertà estreme, antiche e nuove, delle ferite profondissime mai sanate, a volte anzi allargate, dai poteri legittimi e meno legittimi, è forse la terra in cui, più che altrove, ama manifestarsi la semplicità di Dio nella semplicità degli uomini che vi abbonda nonostante tanto deserto e tante contraddizioni.

    Una terra  che da sempre, e oggi più che mai, è afflitta dal cancro della paura e della rinuncia, dal virus distruttivo dell'individualismo e del familismo che fanno a pugni con ogni forma di evangelizzazione, ma anche una terra in cui, nel silenzio assoluto, fioriscono germi nuovi di santità indagati e raccontati attentamente da questo studioso insancabile: Vincenzo Idà, Pasqua Condò, Fratel Cosimo Fragomeni, Giuseppina Bonavita, Rosella Staltari ed altri ancora, già famosi o meno famosi, già in cammino verso la beatificazione o in attesa di iniziarlo, di cui sicuramente presto la penna-bisturi di questo scrittore sui generis non mancherà di tratteggiare sapientemente non solo la storia umana, ma soprattutto quella parabola spirituale che in genere tanti biografi trascurano o minimizzano o in parte nascondono. 

   Se non basta proclamarsi evangelizzatori per evangelizzare davvero, non basta neanche autoproclamarsi studiosi per scrivere e parlare della santità e dei commoventi fenomeni di massa che fioriscono intorno ai nomi e ai luoghi evocativi di grandi carismi e di grandi esempi di fede.

   Occorre avere una solida formazione teologica, una inossidabile tempra morale, una concezione chiarissima e multiforme della chiesa di Dio per poter scrivere dei santi della porta accanto senza scadere nell’ovvio e nella banalità celebrativa. Rocco Spagnolo non corre nessuno di questi rischi sia per la sua formazione sia per la sua semplicità che è tipica delle menti libere e aperte ed alla quale i grandi del mondo ricorrono spesso per avere spiegazioni ai loro dubbi e per capire quale direzione sta seguendo non solo il nostro Sud, ma anche la stessa Chiesa meridionale oppressa da tanti problemi e da tante contraddizioni.

    Gli chiese un giorno un vescovo della Locride letteralmente stupito davanti al fenomeno dell’affluenza di molte migliaia di persone e di giovani al santuario dello Scoglio, mentre le aule ecclesiali rimanevano spesso quasi deserte, come mai la gente fosse attratta tanto dalla santità dei luoghi e dallo straordinario carisma di Fratel Cosimo e non dalle celebrazioni liturgiche “ normali”. E lui rispose con un esempio che ci rimanda in qualche modo direttamente alle parabole che amava usare un Galileo di 2000 anni fa. La gente - rispose - vive la fede come adopera un telefono cellulare: se non c’è campo in un luogo, si sposta fino a quando non riesce a sentire la voce che le arriva chiara e forte da quello strumento, fino a quando non riesce a percepire tutte le informazioni di cui ha bisogno. E quando finalmente riesce a “sentire” in un posto, questo diventa un luogo da frequentare e da amare. Giovani o anziani che si sia, non ha importanza, la fede non ha età. Sono i carismi che diventano carne, i “campi” attraverso i quali il cellullare avvicina davvero alla voce di Dio, dei santi, della Madonna. 
 

     Celebrare con la penna , con le immagini e con le parole questa nuova santità, che attira fiumi di gente assetata della parola di Dio e dei prodigi che essa opera, significa anche avere ben chiaro un concetto che Rocco Spagnolo non esita a esprimere appena può e di cui dobbiamo tutti tenere conto: “Il riscatto e il decollo della Calabria ( e del Sud) non possono non includere il fattore religioso e la sua fruibilità. Per questo con determinazione continuerò a fare la mia parte affinchè l’enorme patrimonio naturalistico, umano, naturale, artistico, religioso sia salvaguardato e valorizzato”. “Visto che la Calabria è a vocazione agricola e turistica, non sarebbe saggio promuovere anche il turismo religioso? La Provvidenza mi sta conducendo a occuparmi delle perle religiose. Con le mie pubblicazioni sui santi e sui mistici, sto cercando di mostrare al vasto pubblico che la mia terra ha il volto bello e non sfregiato. Questo andrebbe promosso da chi amministra la cosa pubblica…”.
  
   Le sue pagine sulla storia e sui carismi enormi di Fratel Cosimo Fragomeni, il pastorello dello “Scoglio” acclamato da decine di migliaia di persone ogni anno, di Don Vincenzo Idà, fondatore dei “Missionari dell’Evangelizzazione” oggi al centro di un processo di beatificazione, di Sr Pasqua Condò delle "Suore Missionarie dell'Evangelizzazione", di Giuseppina Bonavita, la mistica calabrese che visse i suoi straordinari carismi nel silenzio e nel nascondimento, di Rosella Staltari, la ragazza di Antonimina morta giovanissima in concetto di santità, hanno la fragranza della primizia, ma non danno nulla per scontato e non scadono mai nell’ovvio. Ogni riga , anche negli innumerevoli articoli da lui firmati per molte testate nazionali e locali, sono paradigmi di un modo di evangelizzare che non ha nulla di artefatto, di astruso o di scenografico, nulla di cui vantarsi agli occhi del mondo. 
 
    Rocco Spagnolo non ama infatti firmare i suoi libri e le sue numerosissime pagine di pubblicistica premettendo al suo nome e al suo cognome i propri titoli. E ne ha tanti! Innanzitutto sacerdote e fine teologo con una lunga esperienza di parroco in trincea nella Locride , da molti anni accompagnatore spirituale del mistico Cosimo Fragomeni e del santuario diocesano dello Scoglio ( Santa Domenica di Placanica) da lui ispirato dove accoglie un giorno si e l’altro pure miriadi di persone in cerca di Dio, di Pace e di aiuto. E’ superiore generale dei Padri Missionari dell’Evangelizzazione che hanno nell’antichissima cittadina di Terrranova Sappo Minulio la loro casa generalizia: un faro di luce e di civiltà in mezzo a enormi distese di olivi, che custodisce gelosamente, tra l’altro, la memoria e i segni della vicinanza di Giuseppina Buonavita, la mistica spentasi qualche anno fa in odore di santità.
    Da qualche anno Padre Rocco Spagnolo alla sua collezione ormai incommensurabile di iniziative intelligenti e decise per la diffusione seria ed efficace del Vangelo ha aggiunto un altro segmento operativo al passo coi tempi: una TV on line, GemmaTV, che coi suoi servizi ricchi e puntuali , profondi e garbati sta ormai diffondendo sempre di più la voce e i segni evangelici incarnati nella nostra strana terra, della quale sta fornendo un’immagine nuova, di zelo e di rinascita attraverso la fede.

    Quel rinascimento sacro che, solo, forse potrà davvero salvare la Calabria!

Bruno Demasi

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE  DEGLI SCRITTI DI PADRE ROCCO SPAGNOLO:

Padre Vincenzo Idà. Profeta dell'evangelizzazione - San Paolo Edizioni - 2006
Madre Pasqua Condò. Mistica dell'evangelizzazione - San Paolo Edizioni – 2009
Fratel Cosimo. Un bagno di luce - San Paolo Edizioni – 2013
Breviario di fratel Cosimo. 365 meditazioni - San Paolo Edizioni – 2015
I fioretti di fratel Cosimo - Effatà – 2016
Giuseppina amica di dio e degli uomini - Effatà – 2017
Rosella. La ragazza che volava con Gesù - Effatà – 2018
Un' altra vita all'improvviso. Alma si racconta - Effatà – 2020
Fratel Cosimo, Cosimino e la spiritualità dello scoglio. Un faro di luce e di speranza- Leggimi – 2023