di Bruno Demasi
Un vero peccato che anche stavolta la Piana di Gioia Tauro ( e non solo) abbia perso l’occasione di alzare la testa e di dire no democraticamente e civilmente al vecchissimo sistema del clientelismo, del voto pilotato dai soliti noti, agli ingranaggi più contorti e biechi e volgari di un potere fine a se stesso che , malgrado tutto, continua a perpetuarsi in modo facile e tacitamente condiviso da molti.
La Piana ha votato per le europee ancora una volta in modo stancamente e masochisticamente avulso da ogni coscienza civica, da ogni progetto individuale e collettivo di perseguire il bene dei propri figli e delle generazioni perdute che a frotte stanno abbandonando di corsa questi paesi, regalando nell’ordine:
· ben il 30,46% dei suoi suffragi a quello zombie politico denominato Forza Italia che schierava nel Sud figure politicamente vergini come quelle di Clemente Mastella o di Raffaele Fitto, che probabilmente non hanno mai alzato un dito per questa terra, ma ne hanno alzate migliaia per le loro regioni e per i loro entourages di partito e di convento;
· il 28,81% al Partito Democratico , contribuendo a regalare 225.000 preferenze a quel Gianni Pittella che, tra l’altro, ha avallato a suo tempo l’invasione dei nostri mercati agrumicoli con i prodotti provenienti da altri paesi a costi stracciati e che non si è certo sprecato per salvare migliaia di agrumicoltori dalla fame; migliaia di preferenze ai Maiolo, ai Pirillo, ai Cozzolino, sui cui trascorsi politici e amministrativi non dobbiamo dire nulla più di quanto non sia già risaputo; migliaia di preferenze a quella tale Picierno che ha osato affermare che il riscatto del Sud passa anche attraverso l’elemosina di 80 euro data agli elettori suoi e di Renzi e di Pittella e di Maiolo e di Pirillo e di Cozzolino e non a coloro che vivono di niente;
· addirittura il 13,96 % dei voti a quel NCD che schierava tra le sue fila quel tale Giuseppe Scopelliti, il cui nome è ormai famoso nel mondo come la nduja di Calabria e che è stato il più votato in questa regione con quelle 44.000 preferenze che sembrano piovute dalla luna e che non gli consentiranno comunque di andare al Parlamento Europeo; voti molto “spontanei” candidamente attribuiti al partito non solo degli Scopelliti, ma anche degli ingenui e novellini Cesa, Gargani, Trematerra, Nesci.
Il 14,38 % degli elettori della Piana abbiamo votato per il Movimento 5 Stelle, l’unico schieramento che non comprendesse tra le sue fila indagati o imputati o condannati a qualsiasi titolo o persone i cui trascorsi politici e amministrativi potessero minimamente far pensare a qualsiasi forma di collusione o di vicinanza con i poteri occulti e meno occulti che agiscono ormai assolutamente indisturbati nella Piana.
Qualcuno dirà sicuramente che è da sciocchi pretendere che gli unici onesti, le uniche persone libere siano quelle che hanno votato per il M5S. Non lo penso nemmeno, perché sicuramente anche tra coloro i quali non l’hanno votato ci saranno delle persone oneste e in buona fede...
E’ tuttavia vero e sconvolgente l’aver voluto confermare lo status quo politico, amministrativo, sociale, culturale, economico sulla Piana di Gioia Tauro da parte almeno di un buon 70% di elettori che si sono ancora una volta prostrati davanti ai partiti che hanno spadroneggiato per decenni affamando questi paesi. Quegli stessi partiti che come minimo se ne sono infischiati sempre dei nostri problemi.
Da oggi in poi sarà pressochè inutile protestare per l’assetto da terzo mondo che continuano ad avere i
nostri paesi, i nostri ospedali, le nostre scuole, le strade. Sarà inutile raccogliere firme contro i veleni che non vengono sepolti nei pentoloni dagli gnomi di montagna, tanto cari alle favole metropolitane, ma transitano indisturbati sotto gli occhi di tutti, e non solo per il porto di Gioia . Sarà inutile e ridicolo persino protestare per lo scandalo dei fondi europei non spesi o mal spesi o riposti nei congelatori in attesa della prossima consultazione elettorale. Come sarà ozioso discutere di occupazione e disoccupazione giovanile: il settanta per cento e passa di noi col proprio voto ha confermato senza ombra di dubbio che non solo accetta, ma ama e vuole e condivide e avalla questo assurdo stato di cose.Il Movimento 5 stelle, forse ha sbagliato toni e forma di propaganda, ma non ha barattato un solo voto e non ha calpestato un solo granello dei diritti civili di questa terra . Un Movimento per il quale continueremo senz’altro a lottare a costo di continuare ad essere definiti buffoni come quel Comico di Genova a cui anche noi dobbiamo dire Grazie!