di Bruno Demasi
Il silenzio assordante di quasi tutti gli altri comuni della Piana nella lotta alla devastante criminalità e all'ancora più aberrante mentalità ndranghetistica, dobbiamo essere onesti, fa fare a Polistena la figura di un gigante e agli altri sindaci del territorio quella di lillipuziani, incapaci di sollevare quasi lo sguardo da terra per guardare in alto!
Sono per contro tantissimi i convegni , i "progetti" antimafia che fioriscono nei nostri comuni e nelle nostre scuole, ma si tratta il più delle volte di stucchevoli rituali che non cambiano ( e forse non vogliono cambiare) nulla...
Quello di ieri a Polistena è stato invece un grande momento di lotta e di memoria, di festa e di ribellione, di
rabbia e di coraggio da parte degli onesti, di quanti vogliono ridare a questa piana martoriata dall'indifferenza a più livelli la dignità di contesto civile e sociale meritevole di questo nome. Teatro dell’iniziativa una
città antimafia che crede e punta nei giovani come vera speranza per il
cambiamento.
Da Polistena un messaggio chiaro e forte da parte di una Calabria che non si arrende di fronte alla ’ndrangheta, alla corruzione, alla zona grigia dei colletti bianchi. In tantissimi (secondo gli organizzatori almeno 5mila persone) hanno raccolto l’invito lanciato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Tripodi che, in occasione del 10° appuntamento della “Stagione dell’antimafia”, ha promosso una manifestazione, una marcia dai tanti significati, a cominciare dalla coraggiosa decisione di dedicare due strade, rispettivamente a Peppino Impastato e a Don Pino Puglisi, ed una piazza al giudice Antonino Scopelliti. Quale altro comune della Piana ha "osato" tanto?
Il “no alle mafie, no ai corrotti lottiamo insieme
per il cambiamento” tracciato a caratteri cubitali sullo striscione portato in mano dai volontari del Servizio civile
nazionale sarebbe dovuto essere il no, la sintesi dei mille no, mai venuti, dalle istituzioni civili della Piana.
E che alla manifestazione fossero presenti solo 20 sindaci non ci consola affatto!