domenica 11 giugno 2017

LA LUCROSA AZIENDA CALABRA “IMMIGRATI S.P.A.”

di Bruno Demasi

    Per gli immigrati in Calabria, come si è visto qualche settimana fa  nelle vicende della società agricola silana “La Sorgente s.r.l.” e come non si vede assolutamente ancora nelle mille realtà cosiddette di accoglienza di cui è ormai disseminata la Calabria, è molto facile passare dal centro di accoglienza allo sfruttament.
    Quante sono le cooperative e le strutture che ogni giorno, di fatto, incassano 35 euro a migrante dalla prefettura per poi trasformarsi in caporali che costringono senegalesi, nigeriani e somali a lavorare in condizioni subumne o - bene che vada - a darsi all'accattonaggio ?
Sanno i prefetti che per dodici ore di lavoro al giorno viene data una retribuzione di anche 10 euro in nero (Notizia diffusa dal “Fatto Quotidiano) ? E sanno i prefetti quanto avviene nei Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria) , come quello “Santa Lucia” gestito dal “Centro giovanile universitario jonico” e organizzato in due strutture a Spezzano Piccolo e a Camigliatello?

    Il recente arresto dei responsabili di queste struttura che avevano il compito di reclutare i migranti e trasportarli direttamente nei campi in cui dovevano lavorare alza un velo su queste vergogne che da tempo tutti conoscevano: migranti pagati dallo Stato e contemporaneamente sfruttati per pochi euro al giorno sotto il naso delle prefetture.
    In realtà anche a noi vicinissime , dove vengono ospitati centinaia, migliaia di immigrati ,il business diventa importantissimo: 350 € al giorno per 10 immigrati ; 3.500 € al giorno per 100 immigrati; 35.000 €. al giorno per mille immigrati. Cifre da capogiro che fanno a pugni con le immagini di immondezzai elevati a sistema quali sono diventati molti, troppi centri di accoglienza gestiti "legalmente" dalle organizzazioni più disparate, anche " per bene" o perbeniste, sulle quali occorre fare chiarezza subito!

    Quando il ministro Minniti e le prefetture decideranno di far effettuare una seria serie di ispezioni a tappeto per sventare maneggi e lucro da parte  di insospettabili "maestri della carità" ?
    Quando il Parlamento italiano deciderà essere giunta l'ora di ospitare e impiegare dignitosamente e sul serio queste migliaia di disperati giunti sulle nostre coste che oggi sono solo pretesti e testimonial inconsapevoli di uno tra i più grandi malaffari legalizzati del secolo?