LE GUARDIANIE NELLA PIANA DI GIOIA
MADRI E FIGLIE DEL MALAFFARE
di Bruno Demasi
E' di oggi la notizia ANSA che riferisce che la Squadra mobile di Reggio Calabria ha arrestato tre persone accusate
di aver tentato forme di estorsione aggravata ai danni di proprietari della
Piana di Gioia Tauro imponendo loro guardianie ai terreni. Gli
stessi titolari dei fondi, continua l'ANSA, sarebbero stati costretti a
versare forti somme di denaro per porre fine e prevenire vari
episodi di danneggiamento, di incendio e di furto nelle loro campagne.
Oltre un secolo e mezzo fa nella Piana , e nel Sud in genere, questi episodi diffusissimi contribuivano a gettare le basi per la nascita e la crescita della mentalità ndranghetistica, e in un quadro di agricoltura fiorente, ne erano le madri silenziose e lugubri
Oggi le guardianìe, in un panorama di improduttività generalizzata delle campagne, hanno più l'aria delle figlie del malaffare organizzato, i cui padri portrebbero anche essere, per la loro parte, vari politici calabri e non pochi direttori generali di tanti enti locali, pesantemente indagati e imputati di distrazione e appropriazione, con raggiro, di moltissimo denaro pubblico che, se messo a frutto per la collettività, se impiegato seriamente nella scuola e nella formazione professionale dei giovani della Piana, avrebbe potuto senz'altro prevenire molte di queste anacronistiche figliolanze...