di Bruno Demasi
Se non fossi rispettoso almeno un po’ del politically correct, più che di purgatorio dovrei parlare di inferno scolastico nella Piana di Gioia Tauro, ma farei torto sicuramente a quelle poche, pochissime realtà scolastiche di eccellenza, o comunque coscienti del lavoro che devono svolgere, che malgrado tutto ancora esistono in questo lembo ( o limbo) di mondo invaso da sterpi ed erbacce di ogni genere, e non solo metaforiche.
Fosse stato per la Provincia di Reggio Calabria, proditoriamente uccisa dagli ultimi governi, ma costosamente rinata dalle sue ceneri come l’araba fenice col nome pomposo e maldestro di “Città Metropolitana”, oggi la scuola nella piana di Gioia Tauro, se si escludono al massimo non più di una decina di realtà vivibili o quasi, sarebbe completamente smantellata. Ed è solo grazie all’eroismo di alcuni dirigenti scolastici e di alcuni docenti che continua a meritare l’appellativo di “scuola” detestato, chissà perché, dai nostri politici che hanno fatto di tutto e di più nel tempo, in combutta con la politica nazionale, per ridurla a un polpettone velenoso .
Ma vediamo come si vive tra i banchi (dove ancora esistono e sono meritevoli di questo nome) da queste parti.
SCUOLE “SUPERIORI”
Tutta la numerosa popolazione scolastica della Piana compresa tra i 13/14 e i 18/19 anni dispone ormai di un’offerta formativa ( il più delle volte ripetitiva e concorrenziale) articolata in appena otto (!) miserrimi istituti autonomi così dislocati:
CITTANOVA
Due licei tra loro eternamente separati: uno, quello scientifico, ancora autonomo; l’altro, quello classico, ormai sottodimensionato malgrado l’accorpamento contro natura con l’Istituto d’arte. Due rivalità insulse che un piano serio di dimensionamento avrebbe dovuto evitare già da anni, creando un unico istituto superiore degno di questo nome e al sicuro dai sempre temibili problemi di sottodimensionamento.
GIOIA TAURO
Un istituto Tecnico Economico, ma anche industriale e nautico, fortemente ripopolato negli ultimi anni - onore al merito - dopo decenni di declino al quale però inspiegabilmente è stato accorpato come pendant inutile l’Istituto d’Arte di Palmi che in quella città, come vedremo, potrebbe ancora svolgere un ruolo di primo piano.
Un liceo linguistico paritario di estrazione cattolica che riesce a sopravvivere tra vari problemi perché evidentemente ha ancora una propria funzione in una città inspiegabilmente priva di altri licei (!).
OPPIDO MAMERTINA - TAURIANOVA
Un liceo scientifico e un Istituto tecnico Industriale per l’elettronica e l’Informatica che nell’ultimo settennio hanno visto un progressivo e consistente calo di iscrizioni. Due istituti gloriosi che dall’anno scolastico 2000/2001 formavano un istituto comprensivo medio superiore con una fisioniomia invidiabile e con una popolazione scolastica molto più abbondante dei 900 alunni prescritti dalla legge , smantellato poi a sorpresa dalla Provincia di Reggio Calabria e quindi dalla Regione Calabria smembrando da esso la scuola media e accorpandola scioccamente alla locale scuola elementare. L’accorpamento dei due istituti superiori oppidesi all’istituto superiore di Taurianova, a sua volta in caduta libera per iscrizioni, è stato il peggiore dei rimedi possibili per questioni di ordine geografico, sociale, culturale, logistico : non si accorpano e snaturano due istituti badando solo ai loro numeri e trascurandone totalmente le rispettive vocazioni e peculiarità.
A Oppido ancora, e malgrado tutto, funziona un liceo classico paritario, il liceo “San Paolo”, istituito nel lontano 1986, cresciuto in termini qualitativi e quantitativi per alcuni anni e poi in declino progressivo nel tempo , tanto che solo l’eroismo dei suoi docenti e dei suoi dirigenti scolastici, ha impedito si chiudesse. E se ciò avvenisse sarebbe un vero peccato perché si tratta sostanzialmente dell’unica scuola superiore paritaria con precisa connotazione cattolica operante nella Piana che dovrebbe invece essere rilanciata e riproposta con nuovo entusiasmo , ma adeguandola seriamente alle vocazioni formative imposte dai tempi e dal contesto territoriale.
PALMI
Progressive “soluzioni” ubriache di dimensionamento hanno ridotto gli istituti superiori, un tempo gloriosi, di questa cittadina a uno soltanto provvisto di autonomia ! Si tratta dell’Istituto Superiore “Pizi” formato da liceo scientifico e liceo classico. Gli altri istituti hanno perso tutti la loro autonomia, a partire dall’Istituto d’arte accorpato ( chissà per quale scommessa) al Tecnico di Gioia Tauro, per poi passare all’ex Istituto Magistrale (Oggi Liceo Linguistico e delle Scienze Umane inspiegabilmente lasciato staccato dagli altri licei) fino all’obbrobbrio contronatura costituito fino a ieri da Istituto tecnico economico, Istituto Tecnico Agrario e istituto professionale per l’Industria e l’Artigianato che ha subito un crollo di iscrizioni e che dal prossimo I settembre perderà la propria autonomia. E pensare che sarebbe bastato staccare l’Istituto d’Arte da Gioia Tauro per unirlo all’obbrobbio di cui parlavamo per restituire almeno autonomia a questo carrozzone .
A Palmi opera anche qualche istituto paritario non meglio conosciuto da chi scrive.
POLISTENA
Come per la sanità, anche per la scuola superiore Polistena continua a fare intelligentemente la parte del leone: è l’unico centro della Piana che mantiene ben tre autonomie nell’ambito delle scuole superiori: L’Istituto “Renda” che assembla un professionale per il commercio con l’ Istituto alberghiero; l’Industriale “Michele Maria Milano” in crescita di alunni e di eccellenze; l’ex Magistrale, riciclatosi per legge in liceo con varie specializzazioni, tra cui quella musicale funzionante nella vicina Cinquefrondi. Il tutto senza contare le ulteriori due autonomie del I ciclo: i santi in paradiso servono pure a qualcosa....!
Anche a Polistena opera qualche istituto paritario non meglio conosciuto da chi scrive.
ROSARNO
Anche in questo grosso centro della Piana una sola autonomia scolastica superiore: il liceo scientifico, languente per molto tempo e da alcuni anni riportato intelligentemente a una relativa sucurezza numerica, unito al locale istituto per l’agricoltura e all’Istituto tecnico funzionante a Laureana di Borrello.
S. EUFEMIA D’ASPROMONTE
Appena una “succursale” di liceo scientifico dell’Istituto Superiore di Bagnara, quando ogni logica territoriale oltre che didattica avrebbe imposto da anni la sua dipendenza dal più vicino centro di Palmi languente, come s’è visto, per progressiva estinzione di molte delle scuole superiori storicamente esistenti.
ISTITUTI COMPRENSIVI DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA
E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
I guazzabugli pietosamente denominati “istituti comprensivi”, nel senso che vi si fa quotidiano esercizio di comprensione verso le proprie e le altrui manchevolezze, il più delle volte indotte da un sistema educativo becero e ripetitivo che non accenna nella grande maggioranza dei casi a mettersi al passo con le più efficaci metodologie e tecnologie didattiche, sono tutti rigorosamente pedantemente costituiti da scuole dell’infanzia , scuole primarie e scuole secondarie di I grado, quasi tutti marchiati da dati INVALSI deprimenti , quasi tutti privi di un minimo di fantasia geografico - organizzativa , così dislocati:
ANOIA INFERIORE – ANOIA SUPERIORE– MAROPATI – TRITANTI - GIFFONE : malgrado il numero infame di località scolasticamente “accorpate” è un istituto sottodimensionato, quindi destinato al limbo delle reggenze e dei dirigenti scolastici e dei dirigenti amministrativi.
CINQUEFRONDI: una delle due località di tutta la Piana inspiegabilmente lasciate “sole”. Istituto inevitabilmente sottodimensionato: vedi sopra.
CITTANOVA - SAN GIORGIO MORGETO: poche classi di scuola primaria di Cittanova strappate al resto e lanciate come scialuppa di salvataggio al fu istituto comprensivo di San Giorgio Morgeto che, malgrado il loro pietoso sacrificio, ha perso ugualmente l’autonomia: vedi sopra.
CITTANOVA “CHITTI”: un coacervo pastoso di sezioni e di plessi con il pregio di funzionare quasi tutti nello stesso centro e di mantenere almeno l’autonomia:
DELIANUOVA – SCIDO – COSOLETO – SITIZANO: quattro povertà ( di numeri scolastici) tenute insieme dal pietosi escamotage di sopravvivenza scolastica elaborati dai rispettivi sindaci con docenti girovaganti e qualità della vita ( scolastica) come minimo difficile.
LAUREANA – SERRATA – CANDIDONI - GALATRO – FEROLETO DELLA CHIESA – PLAESANO: non so più quanti plessi collegati da buche e sassi assurti pomposamente alla dignità di strade percorse quotidianamente dalle gimkane dei docenti.
GIOIA TAURO “PENTIMALLI” E GIOIA TAURO” PAOLO VI”: due autonomie per altrettanti istituti comprensivi in perenne concorrenza tra loro: perché non farne uno, ma buono e con strutture di eccellenza?
MELICUCCO: la seconda delle due località di tutta la Piana inspiegabilmente lasciate “sole”. Istituto inevitabilmente sottodimensionabile : vedi sopra.
OPPIDO MAMERTINA – MESSIGNADI – CASTELLACE – PIMINORO – SANTA CRISTINA D’ASPROMONTE – VARAPODIO – TERRANOVA - MOLOCHIO: solo la lettura ad alta voce dei numerosissimi centri e plessi di cui consta questo mastodonte geografico diventa asfissiante. E non è finita qui ! Pare vogliano accorparvi, lasciando “intatto” l’esistente, anche liceo scientifico e ITIS di Oppido giusto per completare un minestrone già immangiabile oppure per sperimentare come possono esplodere per autocombustione le scuole risolvendo così in un baleno tutti i problemi in una volta con grande tripudio dei politici!
PALMI “DE ZERBI- MILONE” ( con l’avallo numerico di Seminara , S.Anna e Barritteri , centri ridotti al rango di portatori d’acqua) e
PALMI”SAN FRANCESCO”: due autonomie “comprensive che potrebbero benissimo essere una sola, risparmiando qualche risorsa per i centri abbandonati a se stessi nell’entroterra…. o per qualche istituto superiore cittadino dismesso perchè sottodimensionato.
POLISTENA “F.IERACE” e POLISTENA”Brogna” : anche qui due autonomie “comprensive” che potrebbero benissimo essere una sola, risparmiando qualche risorsa per i centri abbandonati a se stessi nell’entroterra.
RIZZICONI - DROSI e borgate varie: Istituto inevitabilmente sottodimensionabile : vedi sopra.
ROSARNO “Marvasi” e ROSARNO “Scopelliti –Green”: forse l’unico centro che, insieme a Bosco e a San Ferdinando merita, chiaramente solo per l’entità della popolazione scolastica complessiva” queste due autonomie.
S.EUFEMIA – SINOPOLI – SINOPOLI VECCHIO – SAN PROCOPIO – MELICUCCA’: no comment.
TAURIANOVA “Monteleone” e borgatelle varie e TAURIANOVA – SAN MARTINO AMATO “Alessio – Contestabile” e bagattelle varie: due autonomie poco equilibrate, ma equilibrabili per numeri , una delle quale potrebbe comprendere ragionevolmente, quale istituto omnicomprensivo, anche la locale scuola superiore: chissà se i cervelloni provinciali ci stanno un po’ pensando?
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Poi c'è la rifiorente scuola della ndrangheta , ma sulla serietà di essa, come dice don Giacomo Panizza, non abbiamo nulla, ma proprio nulla da eccepire...!