sabato 24 agosto 2013

SEMPRE GIOVANI QUANDO SI AIUTANO GLI ALTRI...

   (di Bruno Demasi)
 
 A chi in silenzio e nell’ombra, con difficoltà e coraggio, senza arrendersi alla stanchezza  dell’età e della giornata e all’ipocrisia di molti, senza cadere nella tentazione della vanità  e dell’interesse personale spende quotidianamente una parte della propria vita per aiutare almeno un po' i disperati della Piana...
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    Chi conosce le decine di uomini e donne senza nome e senza età che continuano in silenzio a soccorrere le centinaia, le migliaia di rifugiati senza volto  nelle campagne  non solo di Rosarno o di San Ferdinando,  che quasi ogni mattina vedi , ancora al buio dell’alba tardiva ai bordi delle strade in attesa che qualcuno li faccia lavorare, ma della Piana intera? Chi conosce  le decine di mani di suore e di laici , senza appartenenza e senza etichette,  che in silenzio raccolgono quanto possono per portarlo nelle baracche e negli anfratti in cui nel 2013 questi nuovi schiavi trascinano la loro esistenza?



   Di loro non si parla, se non per errore,  sui giornali, nelle emittenti locali o nel web o nei mille convegni che tanti sedicenti samaritani organizzano sui samaritani, disconoscendone la reale esistenza e la reale funzione di soccorso.



   A loro si tendono però ogni giorno mille mani e non chiedono solo pane, ma anche medicine, una parola, un consiglio, magari solo una bottiglia d’acqua pulita...



   Le equipes di Medici Senza Frontiere, spesso tramite una clinica mobile, forniscono assistenza sanitaria a queste creature che lavorano nei campi e si adoperano al fine di migliorare il loro accesso al servizio sanitario nazionale. MSF ha distribuito migliaia di kit con generi di prima necessità come coperte, taniche per l’acqua e saponi per alleviare le sofferenze provocate dalle drammatiche condizioni di vita e di lavoro che hanno un serio impatto sulla loro salute, causando infezioni respiratorie, problemi osteo-muscolari e gastroenterici, ma ha anche contattato le autorità regionali , per sottolineare la grave situazione umanitaria e i bisogni dei migranti  e la necessità di prendere provvedimenti urgenti per migliorare la loro situazione.



   E insieme a MSF tante altre persone, ma soprattutto anziani, perchè i giovani della Piana sembrano aver smarrito la strada della semplicità, della solidarietà e del sacrificio. Anziani che non dimenticano i tempi della fame nella Piana di 50 o 60 anni fa e che sanno cosa significa  per una famiglia sedersi la sera attorno a un desco senza disporre nemmeno di pane per tutti.



   Anziani che non rinunciano ad aiutare gli altri e che , fin quando potranno portare avanti il loro soccorso silenzioso e sorridente,  meriteranno il nostro grazie e...  saranno sempre giovani!